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lunedì 22 ottobre 2012

Da oggi anche su Facebook!

Proprio così, in questi giorni mi sono dato da fare per creare una pagina Facebook del blog in modo che sia più "social" e vi dia la possibilità di condividere, commentare e leggere gli aggiornamenti più velocemente.

Qui trovate il link:   https://www.facebook.com/pages/Light-Game-Blog/290931831007245

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Vi aspetto numerosi!


Ecco un'anteprima della pagina Facebook

"Light is Better!"

domenica 21 ottobre 2012

Il Light Eging

Oggi voglio parlarvi di una "sfaccettatura" del light game che mi è venuta in mente pensando alle famose totanare Naory della Yamashita, e che proprio in questa stagione ci può fare divertire parecchio.


LA TECNICA

A partire dalla stagione 2009/2010 la ditta giapponese ha proposto queste "piccole" novità nel panorama della pesca ai cefalopodi, introducendo il cosiddetto "light eging". Ovviamente oltre alle totanare è stata prevista un'offerta molto articolata tra canne, fili e accessori vari... osservandone bene le caratteristiche, però, sono arrivato alla conclusione che la nostra attrezzatura da light game è perfettamente adattabile a questa tecnica. Vediamo perché:


Questa è una rappresentazione dell'equipaggiamento da "naory fishing" consigliato dalla Yamashita
I modelli riquadrati in rosso sono quelli che consiglio per il light game

Le immagini sono abbastanza chiare: canne tra i 7-8 piedi (di tipo fast come la Feeling Shaft, canna  che la Yamashita ha studiato appositamente per questa pesca), mulinelli di piccole dimensionitrecciati e fluorocarbon che reggono fino a 8 lb ed egi di peso compreso tra i 5-8 gr.


GLI (O MEGLIO LE) EGI

A proposito di egi, i Naory Range Hunter sono a mio avviso il vero jolly di questa tecnica. Vi consiglio di utilizzare le misure 1.8 e 2.2, che per dimensioni, peso e velocità di affondamento rappresentano il giusto compromesso all round.
Ne consideriamo tre modelli:
shallow: ha una velocità di affondamento piuttosto lenta e permette di sondare tranquillamente la fascia alta della colonna d'acqua (utile soprattutto in condizioni di luna alta e piena, quando i calamari sono soliti cacciare in superficie).
- basic: ha una velocità di affondamento media, pari ad una normale totanara di misura 3.0 (ma è molto più piccola e dunque viene influenzata meno dalla corrente) ed è la soluzione più indicata per ricercare la strike zone dei calamari quando non sappiamo se sono in caccia più a galla o più in profondità.
- deep: ha una velocità di affondamento molto marcata ed è più indicata per ricercare i calamari in profondità e le seppie, le quali come è noto cacciano a stretto contatto con il fondo;


Il modello basic (occhio nero) e shallow (occhio blu)

L'AZIONE DI PESCA

La nostra azione di pesca sarà quella classica dell'eging, il tutto ovviamente rapportato all'attrezzatura (evitiamo strattoni o ferrate stile vertical jigging!).
Dopo il lancio attendiamo che il nostro egi raggiunga la profondità desiderata ed iniziamo ad animarlo con un'azione di jerking (uno, due o tre "strattoni" in serie) o twitching (una serie ripetuta di sussulti del cimino che fanno muovere sul posto il nostro artificiale), facendo seguire l'azione a pause più o meno lunghe durante le quali probabilmente avremo l'attacco. Tenendo il filo sempre in tensione saremo infatti in grado di percepire chiaramente le tocche dei cefalopodi, che a volte saranno molto timide e a volte secche e improvvise. Stiamo pronti dunque a "ferrare" morbidamente (ma senza indecisioni) e iniziare un recupero costante con canna inclinata a 45 gradi, fino alle operazioni di salpaggio che sono forse le più delicate per via dei tessuti teneri dei cefalopodi.


Questa è una rappresentazione dell'azione di pesca suggerita dalla Yamashita

Le catture non sono mancate già dal primo test, rivelando l'efficacia di questa tecnica anche nel periodo pre-autunnale

La stagione dei cefalopodi è appena iniziata, per cui vi terrò sempre informati sulle novità e magari qualche trucchetto che via via riuscirò a scoprire... se qualcuno di voi ha già sperimentato questa tecnica sarò ben felice di leggere i vostri consigli e commenti!;)
Bene, detto questo non ci resta che una cosa da fare... prendere la nostra fidata attrezzatura da light game e andare a provare!

"Light is Better!"

mercoledì 17 ottobre 2012

L'attrezzatura da Light Game

Nel precedente post ho parlato di quanto sia importante nel light game fare una scelta ragionata riguardo all'attrezzatura, quindi adesso cercherò di focalizzare l'attenzione su questo argomento.
L'attrezzatura da light game è costituita da quattro categorie di equipaggiamenti:
- canna da pesca;
- mulinello e filo (in bobina e terminale);
- esche arificiali (hardbait e softbait);
- accessori e minuterie varie.


LA CANNA
Una buona canna da light game deve rappresentare un naturale prolungamento del nostro braccio, quindi le caratteristiche fondamentali che deve possedere sono leggerezza, praticità e affidabilità.
Sul mercato possiamo attualmente trovare modelli di canne molto validi, ma la maggior parte di questi spesso sono specifici per ogni tecnica (rockfishing, eging, etc.), per cui dobbiamo cercare di scegliere quelli che ci garantiscano la massima versatilità. Optiamo dunque per canne ad azione fast in carbonio alto modulo con tubular tip (le solid tip sono troppo specifiche) e di lunghezza compresa tra i 7-8 piedi (2,10-2,40 metri), che riescano a lanciare artificiali di peso davvero irrisorio (si parla anche di mezzo grammo!) fino a circa 8 grammi. Una canna con queste caratteristiche ci consentirà di stare perfettamente in pesca in qualsiasi ambiente anche con artificiali molto leggeri e di poterci divertire con prede minori, potendo in ogni caso fare affidamento sulle prestazioni della canna nell'eventualità di una cattura di taglia più "generosa".


Le ditte nipponiche propongono senza dubbio gli attrezzi più all'avanguardia nel panorama del light game

Gli anelli Fuji SIC Tangle Free (anti-groviglio) rappresentano quanto di meglio si possa trovare sul mercato

Il manico "splitted" (diviso) permette di risparmiare qualche grammo e di avere maggiore maneggevolezza

IL MULINELLO...
Il mulinello da light game presenta le stesse carateristiche fondamentali della canna, ovvero leggerezza, praticità e affidabilità, dal momento che deve garantire un accoppiamento bilanciato nel peso e nelle dimensioni. Optiamo dunque per modelli di fascia medio-alta nella misura 1000 (con riferimento a Shimano), a frizione anteriore e con rapporto di recupero nell'ordine dei 5,0:1, che solitamente hanno un peso di circa 200 grammi. In mulinelli così piccoli la meccanica deve essere impeccabile (cerchiamo di prediligere i modelli con avvolgimento a spire incrociate) e i componenti robusti seppur leggeri, in quanto ricordiamo che anche il mulinello dovrà essere pronto in caso di catture importanti.

I modelli Shimano con il nuovo sistema"x-ship" sono l'ideale, perché garantiscono recuperi fluidi anche sotto carico

... E IL FILO
Per quanto riguarda il filo possiamo operare due scelte:
- montare il multifibre (o trecciato) in bobina e aggiungere uno spezzone terminale in fluorocarbon;
- montare direttamente un monofilo.
Il mio consiglio è quello di sfruttare entrambe le bobine che si hanno solitamente a disposizione sul mulinello, per avere una copertura totale delle varie situazioni di pesca. Con riferimento al multifibre, più indicato per avere ferrate pronte e una forte sensibilità delle tocche, scegliamo diametri compresi tra 0,04-0,10 mm con un terminale in fluorocarbon di diametro compreso tra 0,16-0,22 mm (in sostanza il complesso pescante deve sostenere intorno a 4-8 lb). Con riferimento al monofilo diretto (nylon, fluorocarbon o fluorocoated), più indicato in ambienti ricchi di ostacoli e per ferrate più morbide, scegliamo invece diametri compresi tra 0,16-0,20 mm.


Se li troviamo, scegliamo quei multifibre dai colori più accesi che sono ben visibili anche di notte

I monofili specifici permettono di avere una maggiore resistenza all'abrasione causata dallo sfregamento con le rocce

GLI ARTIFICIALI
Le esche artificiali utilizzabili nel light game si dividono principalmente in due categorie:
- hardbait;
- softbait;
Le hardbait sono costituite da tutte quelle esche artificiali di consistenza dura e comprendono minnow, topwater, cucchiaini (ondulanti e rotanti), casting jig, totanare (dette anche egi) e i più innovativi action lipless (i cosidetti "vibration") e kabura. Parliamo comunque di esche di dimensioni molto ridotte e di peso decisamente contenuto per cui sceglieremo modelli fino a 6-7 cm di lunghezza e 7 gr di peso. Fra queste i casting jig rappresentano un vero e proprio jolly, perché permettono di raggiungere grandi distanze e di sondare l'intera colonna d'acqua. I minnow e topwater hanno invece un utilizzo più mirato e volto spesso a stimolare l'aggressività dei pesci che attaccano per territorialità.


Facciamo una buona scorta di hardbait per coprire le varie profondità di nuoto

Le softbait sono invece costituite da tutte quelle esche artificiali di consistenza morbida e comprendono soft swimbait, worm, grub (i cosidetti "falcetti") e creature. Sceglieremo modelli fino a 3 pollici di lunghezza, preferibilmente fatte in materiali biodegradabili, da utilizzare con le più svariate montature "finesse" tipiche del bassfishing (split shot, drop shot, in abbinamento a jighead proporzionate, etc...). Esse possono essere recuperate allegramente negli strati superiori della colonna d'acqua oppure possono essere fatte saltellare sul fondo (ispezionando buche e anfratti), alla ricerca di qualsiasi tipo di pesce predatore e non.


Le softbait arricchite con scent (aromi) risultano sicuramente più attraenti e quindi catturanti

GLI ACCESSORI E LE MINUTERIE
Tra gli accessori di un perfetto light gamer non dovranno mai mancare un pratico zainetto e una borsa porta-esche, che garantiranno la massima comodità nei frequenti spostamenti lungo i tratti più o meno insidiosi dove ci troveremo a pescare. Fra gli accessori più "tecnici" poi troviamo:
- pinza multifunzione (munita di forbici per tagliare il trecciato e pinza per allargare gli split-ring).
- mini fish grip (è un pratico accessorio che ci permette di effettuare le operazioni di slamatura senza toccare la livrea spesso molto delicata dei pesci);
- occhiali polarizzati (ci aiutano a ridurre l'effetto della riflessione del sole sull'acqua);
- lampada frontale (è indispensabile nelle nostre battute notturne);
- lampadina led UV (serve per caricare la fosforescenza delle nostre esche);
Infine un accessorio che ormai è entrato con stabilità a far parte dell'equipaggiamento da light game è la fotocamera, sempre a portata di mano per immortalare paesaggi e momenti indimenticabili.


Nel light game bisogna essere leggeri, ma è importante avere tutti gli accessori necessari

Per quanto riguarda le minuterie, queste potrebbero sembrare delle cose di poco conto ma in realtà hanno un ruolo fondamentale e delicato, per cui non dimentichiamo di fornirci di split-ring e ancorette di ricambio, piombini spaccati, jighead e moschettoni appositi.


Attrezziamoci di jighead diverse nel peso e nella forma... con l'esperienza capiremo come e quando usarle 

In concusione, abbiamo capito quanto sia versatile l'attrezzatura da light game, ma allo stesso tempo anche di quanto sia importante scegliere bene a causa dei costi ancora abbastanza elevati. Il mio consiglio è quello di equipaggiarci in maniera progressiva, per cui prima acqusteremo le cose più importanti e indispensabili e poi ci dedicheremo anche alle particolarità più tecniche, che ci permetteranno sicuramente di apprezzare ancora maggiormente il light game.

"Light is Better!"

martedì 2 ottobre 2012

Introduzione al Light Game

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente evoluzione tecnica della pesca sportiva, che ha portato al proliferare di diverse discipline di chiara ispirazione nipponica: sto parlando del light spinning, dell'eging game e fra i più recenti il light rock fishing.
Alcuni trovano che siano tutte trovate pubblicitarie, altri che sia una naturale evoluzione del settore... personalmente penso che a prescindere dall'aspetto commerciale, siano una risposta alla richiesta di molti pescatori moderni, pionieri di una nuova visione della pesca sportiva basata sulla sostenibilità e il rispetto per il mare, senza penalizzare il divertimento.



Il "Light Game" rappresenta semplicemente il trait d'union tra le discipline sopracitate, ponendosi dunque come un moderno approccio all round. Teoricamente infatti con il light game siamo in grado di insidiare il 99% delle prede che popolano i nostri mari (quell'1% sono i cosiddetti "pesci della vita" per i quali c'è poco da fare!). Possiamo pescare sia in mare che nelle acque interne, sfruttare le tecniche di fondo come quelle di galla o mezz'acqua e divertirci anche con prede di pochi grammi... e il tutto utilizzando la stessa attrezzatura!


La mia prima cattura a light game è stato uno scorfano microscopico!

In sostanza, dunque, il light game si basa su quattro fondamenti:
- pescare in qualsiasi ambiente (dolce, salmastro o marino) dove vi sia la presenza di pesce;
- pescare con esche artificiali leggere (fino a circa 8 grammi) qualsiasi tipo di pesce di qualsiasi dimensione;
- praticare il catch & release o comunque un prelievo sensato e sostenibile (rispettando le taglie legali e soprattutto etiche);
- acquisire una profonda conoscenza degli ambienti, delle specie e delle loro abitudini, massimizzando così le emozioni derivanti dalla cattura.

Godere delle variopinte livree di molti pesci di scoglio è un valore aggiunto del light game

Chiaramente la scelta dell'attrezzatura riveste un ruolo delicatissimo, quindi, prima di avventurarci in acquisti a casaccio, facciamo una scelta ben ragionata: l'attrezzatura da light game ci accompagnerà in tutte le varie tecniche che ci troveremo via via ad affrontare (questa almeno è la mia visione di pesca all round). Proprio così, per essere veramente "light" dobbiamo ridurre al minimo gli equipaggiamenti: scordiamoci di portare 2-3 canne diverse con altrettanti mulinelli, fili e minuterie adatti ad ogni tecnica.
Mai più che in questo caso vale la famosa dicitura "one man, one rod, one lure", quindi scegliemo bene questi nostri compagni di avventure e iniziamo a pescare... il tempo farà il resto!

"Light is Better!"

Ciao a tutti!

Iniziamo con le presentazioni...
Mi chiamo Alex, ho 24 anni, vivo in Sicilia e sono uno studente universitario appassionato di mare e turismo. Come potrete immaginare però la mia più grande passione è la pesca, in particolar modo lo spinning e la pesca leggera. Da un pò di tempo sono venuto a conoscenza del Light Game, questa sorta di approccio moderno alla pesca che mi ha talmente affascinato che ho deciso di dedicarmi con costanza e dedizione ad approfondirlo, sviluppando esperienze e idee personali.
Ho deciso di aprire questo blog proprio per condividere le idee ed esperienze maturate finora, in modo tale da dare un supporto a quanti volessero intraprendere o approfondire questa stupenda disciplina e allo stesso tempo, perché no, crescere tecnicamente grazie ai vostri commenti e suggerimenti.
Articoli, rubriche, report di pesca e recensioni di attrezzature saranno gli strumenti principali del blog, il tutto condito dalle segnalazioni sulle novità provenienti dalla rete.
A presto allora!


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